«Ci sono 45mila pescaresi che non vanno più a votare perché hanno perso fiducia nella politica, i partiti hanno fallito ed ecco perché ci siamo noi». Un applauso scrosciante, il primo di tanti in un’aula consiliare gremita e addobbata con lo striscione “Siamo sempre di più”, ha salutato Domenico Zaccardi Pettinari candidato sindaco del polo civico che ieri pomeriggio ha raccolto fedelissimi e simpatizzanti per illustrare il programma.
Elezioni Abruzzo, ecco chi entrerà nel nuovo consiglio regionale
Le parole
Al suo fianco Giovanni D’Andrea, già presidente del consiglio provinciale, ed Ernesto Grippo, alleati in nome di una campagna elettorale fortemente incentrata sul valore della legalità.
«Non abbiamo le risorse portate dai costruttori o dai grandi sponsor, noi facciamo tutto in casa perchè vogliamo restare con le mani libere» ha dichiarato il candidato sindaco col tono di chi rivendica con forza l’indipendenza nell’azione politico amministrativa senza dover saldare conti con nessuno a posteriori. «Nelle nostre liste sono rappresentati i mondi del volontariato, della sanità, delle forze dell’ordine, abbiamo professionisti, pensionati e disabili». Quindi i temi del programma, sintetizzati in un ospuscolo, non senza aver lancioato una stoccata al sindaco uscente, Carlo Masci, «mai visto uno che prima del voto disfa quanto fatto». Ed ancora: «Viale Marconi è un disastro, progettato dal centrosinistra e attuato e peggiorato dal centrodestra, e ora ci stanno mettendo una pezza, è un’amministrazione che smentisce se stessa». Nel programma di Pettinari un’urbanistica per ridurre il consumo di suolo, porto e aeroporto al servizio del turismo, verifica degli asfalti sulle strade, controllo dell’Aca per le reti idriche, ambiente e molto altro nelle buone intenzioni di Pettinari. E un’ultima garanzia di trasparenza: «Rendiconterò ogni spesa ogni tre mesi». Applauso.