Favino torna a Cannes da giurato
con Gerwig, Sy, Gladstone, Green

Sulla Croisette nel 2019 l'attore ebbe il grande successo internazionale per "Il Traditore"

Pierfrancesco Favino, 54 anni
di Gloria Satta
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Martedì 30 Aprile 2024, 15:12
Nuovo successo per Pierfrancesco Favino, ulteriore dose di prestigio per il cinema italiano sulla scena internazionale: l’attore romano, 54 anni, è stato chiamato a far parte della Giuria del 77mo Festival di Cannes che si svolgerà dal 13 al 25 maggio. Definito dal sito del Festival «l’attore italiano più importante della sua generazione», per assegnare la Palma d’oro e gli altri premi (in concorso per noi c’è l’atteso Parthenope del regista premio Oscar Paolo Sorrentino), dovrà confrontarsi con personaggi di serie A: la presidente della giuria è Greta Gerwig, la regista di Barbie che ha travolto il box office mondiale, gli altri giurati sono l’attrice americana Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon), la star francese Omar Sy, il cineasta giapponese Kore-eda Hirokazu, l'attrice francese Eva Green, il regista spagnolo Antonio Bayona (La società della neve), la sceneggiatrice e fotografa turca Ebru Ceylan, la regista e sceneggiatrice libanese Nadine Labaki (Cafarnao). Il loro lavoro non sarà facile: il cartellone di Cannes è zeppo di nomi eccellenti da Francis Ford Coppola in competizione con Megalopolis a David Croneberg con The Shroud, a Jacques Audiard con il musical sui narcos Emilia Perez per non parlare di Paul Schrader (Oh, Canada), Yorgos Lanthimos (Kinds of Kindness, ancora protagonista Emma Stone), il maestro cinese Jia Zhang-ke che presenta Caught by the tides.
LA CARRIERA. Membro dell’Academy e votante agli Oscar, tre David di Donatello, cinque Nastri d'argento, due Globi d'oro, tre Ciak d'oro e una Coppa Volpi vinta a Venezia, numero uno tra i ”talent” nell’ultima Power List del cinema italiano, Favino torna a Cannes dove nel 2019 ha avuto la consacrazione internazionale: la sua interpretazione del pentito di mafia Tommaso Buscetta nel film di Marco Bellocchio Il traditore venne acclamata dai critici del mondo intero. Che tornarono ad elogiarlo nel 2022 come protagonista di Nostalgia di Martone. Rilanciata sulla Croisette, la carriera dell’attore è andata ancora più di corsa all’insegna di una versatilità vertiginosa. Nei suoi ultimi film ”Picchio” è stato un criminale malato terminale (Adagio) e un eroico marinaio (Comandante), a Cannes accompagnerà fuori concorso la serie kolossal francese Il conte di Montecristo e presto lo vedremo nel biopic Maria accanto ad Angelina Jolie nel ruolo di Giovanni Battista Meneghini, il primo marito del soprano, mentre in rampa di lancio verso la Mostra di Venezia è il nuovo fim di Gabriele Salvatores di cui l’attore è protagonista: Napoli-New York, tratto da una sceneggiatura inedita di Fellini e ambientato nel primo dopoguerra, quando due ragazzini napoletani emigrano in America.
GLI ITALIANI. Con la presenza di Favino in giuria l’Italia completa la sua presenza autorevole sulla Croisette. Pochi ma buoni. In concorso c’è solo Sorrentino che, per la sesta volta a Cannes dove nel 2008 Il divo vinse il Premio della Giuria, è tornato a girare Parthenope nella sua Napoli con Stefania Sandrelli, Luisa Ranieri, Gary Oldman, Isabella Ferrari, Silvio Orlando e l’attrice rivelazione Celeste Della Porta. Ma la pattuglia del nostro cinema potrà contare anche sul regista Roberto Minervini che porta al Certain Regard The Damned, ambizioso film sulla Guerra di Secessione, e su Valeria Golino che presenta in anteprima mondiale la serie Sky L’arte della gioia ispirata al romanzo omonimo di Goliarda Sapienza, nel cast Jasmine Trinca e Valeria Bruni Tedeschi (sbarcherà nelle sale in due parti, il 30 maggio e il 13 giugno). Sono coproduzioni italiane anche altri film destinati a lasciare il segno: Limonov-The Ballad del dissidente russo Kirill Serebrennikov, tratto dal bestseller di Emmanuel Carrère e interpretato da Ben Whishaw, Marcello mio di Christophe Honoré in cui Chiara Mastroianni veste i panni (letteralmente) del padre Marcello di cui ricorre il centenario, The Falling Sky dei registi brasiliani Eryk Rocha e Gabriela Carneiro da Cunha sul popolo dell’Amazzonia. Dal centro Sperimentale viene un corto in concorso, In spirito di Niccolò Foli ambientato nel 1499. Bellocchio sarà a Cannes Classics con Sbatti il mostro in prima pagina, film del 1972 restaurato in 4k dalla Fondazione Cineteca di Bologna. E c’è Asia Argento in un’opera prima francese alla Semaine de la Critique: Les reines du drame di Alexis Langlois, una love-story esuberante ambientata nel 2000 e popolata di youtuber, cantanti punk, personaggi underground.
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