A un anno dalla tragica scomparsa di Marco Gianni, istruttore di pallamano di 31 anni, la comunità di Pontinia si stringe alla sua famiglia e agli amici per commemorarlo con un murales intitolato “Il Ragazzo che sapeva volare”. L'opera, realizzata in soli tre giorni dall'artista romano Nicola d’Amico, in arte Nico, sarà inaugurata sabato prossimo alle 15 in Via della Libertà. «Questo è un murales di libertà e vita», afferma Emanuela Pugno, mamma di Marco.
«Lo scopo è far tornare Marco a Pontinia - continua Emanuela - dove è stato studente, scout e dove viveva la sua più grande passione: la pallamano. Fissare il suo sguardo dolce e mite, i colori del suo lavoro e l’essenza del suo spirito libero e appassionato della vita, vuole essere un messaggio di umanità e di pace contro la violenza subita, retaggio di una mentalità buia, arcaica ed inaccettabile che, auspichiamo, non debba più esistere».
L'immagine realizzata dall’artista rievoca la sua gioia di vivere e la sua passione sfrenata per quello sport a cui ha dedicato la sua intera vita. Gianni era un grande appassionato di pallamano e militava nella società Handball Club Pontinia. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità, che lo ricorda come un ragazzo solare, sempre disponibile e con un cuore enorme.
All’inaugurazione saranno presenti la famiglia di Marco, le autorità locali, gli amici e i cittadini di Pontinia. Il murales “Il Ragazzo che sapeva volare” è un invito a non dimenticare Marco e a tenere viva la sua memoria. Un’eredità di speranza e di positività che continuerà a ispirare la comunità di Pontinia e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Marco era un esempio per le nuove generazioni. Il suo impegno nello sport e nella vita sociale lo rendeva un punto di riferimento per i ragazzi di Pontinia. Il murales sarà un modo per tramandare la sua memoria e i suoi valori alle future generazioni. La cerimonia di inaugurazione del murales sarà un momento di grande commozione e di festa, per ricordare un ragazzo che ha lasciato un segno indelebile nella vita di tutti coloro che hanno avuto l’onore di incontrarlo.