Dei 30.982 casi di tumore che sono stati diagnosticati nel Lazio nel 2022, poco più della metà (15.597) riguardano persone residenti a Roma. A svettare è la Asl 2, dove se ne sono contati 7.164. A seguire, la 1 (con 5.436) e poi la 3, che mette insieme anche Fiumicino (con 3.424 casi). Il cancro della mammella è il più frequente (2.358), seguono quelli al colon (1.771), al polmone (1.574), alla prostata (1.568) e alla vescica (1.165). Poi, tutti gli altri.
IL PIANO
Lo scorso anno la Regione ha approvato la sua nuova rete oncologica con l’accompagnamento del paziente direttamente all’uso di servizi integrati in relazione alle diverse fasi del trattamento. In Regione ci sono già quattro reti “di patologia” stabilite per la lotta alle forme di cancro alla mammella, al polmone, al colon-retto e alla prostata.
IL FUTURO
Tutto questo, in attesa dello sviluppo della nuova mappa regionale della rete ospedaliera e che potrebbe rafforzare alcuni percorsi assistenziali anche nella lotta ai tumori. Dopo il 2026 le nuove strutture di Latina, del Golfo (quindi, dell’area di Formia e Gaeta), di Rieti, del Tiburtino e di Acquapendente, contribuiranno alla rete. Senza contare, poi, il progetto del nuovo Policlinico Umberto I, le cui progettualità sono ancora in corso di valutazione e che poi porteranno alla nascita della nuova “casa” del celebre ospedale (e storico) della Capitale.