Da oggi, al San Camillo Forlanini, le Tac e le risonanze magnetiche si faranno anche il sabato e la domenica. La svolta arriva dalla Regione dopo l’arrivo di nuovi macchinari e l’assunzione di nuovo personale. E l’obiettivo è quello di ridurre le liste d’attesa. Il San Camillo è il primo ospedale nel Lazio dove questi esami si potranno fare anche nei fine settimana.
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Roma, al San Camillo da oggi Tac e risonanze nel fine settimana
Per il presidente della Regione, Francesco Rocca, questi sono i «primi segnali positivi».
Orari e appuntamenti, come funziona
Gli ambulatori del San Camillo saranno aperti ogni week end dalle ore 8 alle ore 20 il sabato e dalle ore 8 alle ore 14 la domenica. Questo incremento delle prestazioni è stato reso possibile dall’arrivo, poche settimane fa, di due nuovi macchinari per tac e risonanze di ultima generazione e dalle assunzioni di 12 radiologi e 12 tecnici di radiologia che, così, possono coprire i turni aggiuntivi. Ventiquattro assunzioni «importanti» come spiega il direttore generale del San Camillo, Narciso Mostarda: «sono in arrivo anche infermieri, neurologi e anestesisti per terapia intensiva. Sono tutte assunzioni sbloccate dalla Regione Lazio che ha accolto le nostre richieste di fabbisogno. Un passo molto importante e atteso da tempo, che ci ha consentito di potenziare l’organico e allo stesso tempo di allungare la nostra agenda che potrà contare su due turni aggiuntivi, con conseguente sfoltimento delle liste di attesa».
Nello specifico, lo scorso 12 gennaio scorso, il direttore regionale della Sanità, Andrea Urbani, ha firmato l’ok all’assunzione al San Camillo di 235 professionisti sanitari a tempo indeterminato, tra cui i 12 radiologi e 12 tecnici di radiologia grazie ai quali gli ambulatori erogheranno prestazioni anche nei fine settimana. Oltre questi 24, ci sono anche 35 anestesisti, 4 neurologi, 129 infermieri, 36 operatori sociosanitari e 4 amministrativi. Questi 235 neo assunti vanno poi sommati agli altri ingressi di personale varati nel 2023 per 226 contratti di lavoro: 131 unità a tempo indeterminato, 32 a tempo determinato e 63 stabilizzazioni. Di questi 226, 25 sono infermieri, 90 i medici, 2 ostetriche, 48 tecnici, 38 tecnici delle professioni sanitarie, 18 amministrativi e 5 dirigenti sanitari non medici.
In totale, quindi, fra 2023 e 2024, al San Camillo sono stati assunte o stabilizzate in totale 461 persone per un investimento complessivo di 26,9 milioni di euro, di cui 12,9 milioni di euro nel 2023 e 14 milioni di euro nel 2024.
I ritardi
A fine marzo scorso, l’inserimento nell’agenda Recup di oltre 1,2 milioni di prestazioni da parte di 221 strutture private convenzionate, il 26% del totale, aveva prodotto una riduzione delle liste d’attesa stimata in un -30%. Mentre si completa la procedura di inserimento nell’agenda Recup anche delle prestazioni fornite dalla grandi strutture private convenzionate, procedura per la quale occorre un tempo maggiore, la Regione allarga anche la piattaforma degli esami erogati dal pubblico. Per altro, tac e risonanze magnetiche erogate anche nei fine settimana possono consentire di dimettere pazienti dall’ospedale anche nei weekend rendendo quindi libero un maggior numero di posti letto.
Anche perché Tac e risonanze rimangono esami fondamentali che non hanno ancora raggiunto standard positivi di evasione delle prestazioni richieste. Nell’ultima settimana, nelle tre Asl di Roma (Rm1, Rm2 e Rm3), sono state prescritte quasi 12mila Tac e altrettante risonanze. Delle Tac è stato effettuato il 61% delle prenotazioni, ma delle risonanze siamo solo al 48,5%.