Matteo Falcinelli è stato arrestato a febbraio da alcuni agenti della polizia di Miami, negli Stati Uniti. Dell’arresto si ha avuto notizia solo sabato scorso, dopo che il sito del Quotidiano Nazionale ha pubblicato il video registrato dalla bodycam di uno degli agenti coinvolti, che mostrava i poliziotti legare insieme i polsi e le caviglie di Falcinelli. Ma cosa ha fatto lo studente 25enne di Spoleto da meritare un simile trattamento?
La serata al bar
Matteo Falcinelli entra in un bar a Miami la sera del 24 febbraio scorso.
Il rapporto degli agenti
Secondo il rapporto degli agenti, Matteo ha creato problemi nel locale tanto da essere stato sbattuto fuori. Secondo gli avvocati di Falcinelli, nel locale gli sarebbe stata offerta la compagnia di una donna per 500 dollari, e non si sa se poi Falcinelli abbia rifiutato di pagare o abbia pagato e poi chiesto indietro la somma. A quel punto Falcinelli si sarebbe accorto della mancanza dei suoi due cellulari, poi li avrebbe ritrovati, e ci sarebbe stato un diverbio con il buttafuori. Dal locale hanno poi chiamato la polizia, che una volta arrivata aveva accompagnato il ragazzo all’esterno e lì lo aveva arrestato dopo un ulteriore diverbio. L'arresto sarebbe scattato per resistenza perché – dice sempre la polizia – il giovane italiano voleva indietro 500 dollari spesi. Matteo, però, sostiene di non aver mai pagato quella cifra e che l'unica sua richiesta sia la restituzione dei suoi due cellulari (i telefonini verranno poi portati da uno dei buttafuori del locali e consegnati agli uomini in divisa dopo che il ragazzo è già stato immobilizzato a terra, ndr).
L'arresto
Matteo viene accusato di resistenza a pubblico ufficiale, opposizione all’arresto senza violenza e "trespassing". Quest'ultimo, che in italiano si potrebbe tradurre come violazione di domicilio, è in realtà il reato che viene contestato a chi dopo essere stato allontanato da un locale prova a rientrarvi o si ostina a non andarsene. I capi di imputazione a carico di Matteo decadranno una volta che lo studente avrà completato una sorta di programma rieducativo chiamato PTI (Pre trail intervention).